Come fare senza scuola dell’Infanzia?
Come fare senza scuola dell’Infanzia?
Come maestre della scuola dell’infanzia ci si interroga su come aiutare i bambini nella preparazione alla scuola primaria in un momento in cui la scuola non è presente, come prima, nelle loro vite.
La domanda potrebbe portare ad una risposta affrettata: riproporre attività, strumenti e strategie utilizzate solitamente dalle maestre; condividere il metodo con i genitori e far sì che la scuola entri prepotentemente nelle case dei bimbi.
Questo non è quello che la scuola deve fare, secondo noi in questo momento. La sfera relazionale, fondamentale nella scuola dell’infanzia, è la chiave per l‘apprendimento, per tirar fuori dai bambini ciò che in loro è già in essere. Non potendo garantire questa relazione non la si può delegare alla famiglia.
Questo è il momento di supportare i genitori nel loro ruolo, dare loro la sicurezza di mantenersi capitani della nave, portatori di energia vitale per colmare il vuoto che i bambini potrebbero sentire in questo momento.
I genitori, o i nonni in alcuni casi, devono avere saldo il timone, farsi sentire rocce grazie a cui il bimbo non può cadere.
La quotidianità può aiutare molto in questo caso. Quante cose si possono imparare nel vedere la nonna cucinare? Nell’aiutare la mamma nelle pulizie? Si può dedicare tempo ad un ritaglio o ad una storia, ballare insieme scaricando le energie o rilassarsi prima di riposare.
Le maestre ci sono, si rendono disponibili per riagganciare la relazione con i bimbi: una videochiamata alla settimana per far sentire la vicinanza e per condividere le esperienze della settimana è un piccolo gesto che può dare sicurezza e condivisione.
Ora le maestre devono essere sentite come sostegno alle famiglie per ricordare, che le difficoltà della quotidianità portano anche a non essere genitori perfetti, ma l’importante è esserci in modo concreto, saldo e rassicurante.
Il rientro di settembre sarà una nuova esperienza che i bambini supereranno grazie alle loro infinite risorse: la resilienza di cui loro abbondano, permetterà loro di evolvere in questo passaggio naturale accompagnati da maestre consapevoli delle difficoltà appena trascorse.
“Di imparare non si finisce mai, e quel che non si sa è sempre più importante di quel che si sa già. Questa scuola è il mondo intero quanto è grosso: apri gli occhi e anche tu sarai promosso.” Gianni Rodari, “Una scuola grande come il mondo”
Dott.ssa Alessandra Papaleo
coordinatrice Centro Infanzia Clara e Guido Ferro