La cultura della genitorialità: tra istinto e riflessione


Si è concluso il ciclo di tre incontri sulla Genitorialità Riflessiva, in cui abbiamo
cercato di offrire uno spazio di riflessione aperta e attiva intorno all’essere
genitori.
Abbiamo condiviso quindi molte fra le tante parole importanti per la crecita
di un bambino: fiducia, intimità, dipendenza, autonomia, nutrimento,
abbandono, paura, rabbia, regolazione delle emozioni, processo a spirale,
sintonizzazione, contenimento, regole, limiti, pazienza, fermezza…davvero
tante! Abbiamo cercato di metterle in relazione tra di loro, intrecciandole
come fili ad un telaio.
Infatti, la genitorialità è un intreccio di molti fattori che definiscono la nostra
identità: diventarne consapevoli, prenderne coscienza e modificarsi se
necessario rende la qualità del “tessuto umano” che offriremo ai nostri figli fin
dalla loro più tenera età.
Le parole su cui ci siamo soffermati sono semi di significato, che hanno il
potere reale di far crescere in una direzione o in un’altra, in quanto possono
con la nostra sonorità fare bene e fare male, possono aiutare e scoraggiare,
sanare e ferire, guarire e ammalare, per cui sta a noi prenderne coscienza e
saperle pensare prima di usarle nei nostri rapporti umani.
Le parole sono quei pensieri spesso impliciti e nascosti tra le pieghe della
mente, che ci inducono a guardare noi stessi, i nostri figli, i nostri partner, più
in generale gli altri con severità o con benevolenza, con fiducia o con
pessimismo, con stupore o con indifferenza, possono cioè davvero cambiare il
nostro punto di vista, il vertice e quindi il paesaggio complessivo.
La partecipazione attiva dei genitori presenti e delle maestre ha reso gli
incontri un’occasione di crescita per tutti. Grazie!
Dott.ssa Palma Minervini
Psicoterapeuta Psicoanalista dell’Età Evolutiva

Autore: palmaminervini